AL TEMPO DEI FATIMIDI QUANDO IL TAWHID ERA IL FULCRO DELLA CONVIVENZA PACIFICA TRA EBREI, CRISTIANI E MUSULMANI

AL TEMPO DEI FATIMIDI QUANDO IL TAWHID ERA IL FULCRO DELLA CONVIVENZA PACIFICA TRA EBREI, CRISTIANI E MUSULMANIKutaisi_synagogue_02.jpg in foto sinagoga caraita della città di Kutaisi in Georgia

Sembra impossibile eppure in quello che gli storici chiamano “Medioevo” e con al governo il califfato islamico dei fatimidi dalla capitale Mahdia in Tunisia, passando per il Cairo in Egitto ed alla Sicilia mai come in quel periodo le tre grandi religioni sorelle convivevano insieme in pace e armonia.

La prova ce l’abbiamo compulsando il libro della storica Marina Rustow Risultati immagini

Come avevamo gia’ visto precedentemente qui: https://hashlamahitaly.wordpress.com/2016/06/11/lo-sapevate-che-il-califfato-dei-fatimidi-fu-stabilito-in-primis-in-tunisia/ i califfi fatimidi erano gli Imam dell’ismailismo sciita, gli ismailiti che fondarono la loro dinastia in Tunisia.eresy-jewish-fatimid-caliphate

Dal nome della figlia del Profeta* Fatima,sa, il regno dei califfi-imam fatimidi, per quasi due secoli, in Nord Africa e poi in Egitto (973-1171), è spesso indicato come un ‘periodo d’oro‘ nella storia ismailita. Fu proprio in quel periodo in cui gli ebrei, specialmente i caraiti, iniziando da Anan Ben David a volere il dialogo con i loro fratelli che il Corano chiama “gente del libro” cristiani e musulmani. Ad una comprensione pacifica cosi’ grande e’ impossibile non citare Anan Ben David (v. 715 – v. 795 o 811 ?), nato in Persia, in una famiglia di discendenza davidica (da qui il titolo di Nassi),  per la sua conoscenza delle scritture fu eletto dai Gueonim,  capi di accademie babilonesi e notabili ma dopo aver contestato il capo della grande corte rabbinica, iniziando a criticare la Torah orale e che secondo lui non osservava  la Torah scritta, fu incriminato dai rabbaniti per la sua ribellione e condannato per un  crimine punibile con la morte riuscì a trovare nella persona del suo compagno di prigionia, Abu Hanifa al-Nu’man ibn Thabit, (Kufa, 699 – Baghdad, 767), il fondatore del Hanafismo, la più antica e importante scuola giuridica sunnita, la via di salvezza. Quest’ultimo gli consigliò di presentarsi come fondatore di una nuova tendenza religiosa che gli avrebbe consentito di uscire indenne dalla pena. Questi, interpretando i passaggi ambigui della Torah non solo in modo innovativo, ma al contrario dell’esegesi tradizionale e facendo spettacoli in presenza del califfo abbaside Abû Ja`far al-Mansûr `Abd Allah ben Muhammad al-Imâm soprannominato Al-Mansûr (714– 775), Al-mansur 2014-08-25 08-43.jpeg avrebbe dovuto dichiarare la sua religione essere diversa dall’ebraismo rabbanita (o rabbinico) ovvero dove si fa affidamento sull’autorità dei rabbini, e i suoi seguaci si trovarono pienamente d’accordo con la nuova dottrina. Questo ultimo punto non sarebbe difficile da soddisfare: la stessa struttura del Talmud riduce qualsiasi opposizione alle dimensioni di una polemica accademica ed il risentimento stava crescendo contro i rabbini. Non era possibile nel mondo islamico di quei tempi mancare di rispetto a qualsiasi religione ecco perche’ ad arrestarlo fu coinvolto il califfo che il venerdì seguente al suo arresto Anan Ben Davi avrebbe ottenuto il suo favore e la vita salva.

Il dialogo di Anan Ben David con Abu Hanifa fu molto proficuo visto che poi Anan avrebbe chiesto ed ottenuto al califfo, qualche tempo, di raggiungere la terra di Israele, di stabilirsi a Gerusalemme e di costruire una Kenesa ( “sinagoga caraita”) come sostenitore della legge scritta senza continuare ad osservare anche quella orale. 

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La Kenesa che porta il suo nome esiste ancora ed ancora serve come un luogo di preghiera ed è pertanto una delle sinagoghe più antiche ancora in uso. Ha anche fondato un importante centro caraita in Egitto. Alla morte di Anan, avvenuta nel 811 all’età di 96 anni e’ stato sepolto nello stesso luogo del profeta Zaccaria sul monte Moriah a Gerusalemme. Il suo “Sefer ha-Mitzvot” trattato dei precetti venne pubblicato nel 770. Egli adottò dei principi contrari al rabbinismo e riprese molto di Sadducei ed Esseni così come dopo aver subito l’influenza di Abu Hanifa interpretò a volte il Corano in un senso simbolico e non letterale. Secondo alcuni Anan ben David e poi il suo seguace Daniel Al-Kumisi, aveva poco rispetto per la scienza, come spesso mostrato nel suo “libro di precetti” e in esso aveva vietato l’uso dei farmaci a causa del passaggio biblico “perché io sono il Signore che ti guarisce” (Esodo 15:26) decretando che come l’astronomia ha nell’astrologia la parte sbagliata, la medicina allopatica era pari alla divinazione che è vietata dalla Bibbia ed ha anche restaurato la base stessa del calendario contraddicendone la versione rabbinica. Più a ridosso del periodo dei califfi fatimidi il caraismo ha trovato terreno fertile e sono stati parecchi i saggi come il caraita Daniel Ben Moses al-Kumisi (? Damagan , Tabaristan – 946, Gerusalemme) che dapprima chiamò Anan Ben David come Rosh hamaskilim  (“capo degli studiosi“); ma più tardi lo disprezzava e lo chiamava Rosh ha-kesilim (“capo dei pazzi“) malgrado ciò è considerato importante per i suoi studi, manifestando poco riguardo per la scienza , come, per esempio, quando affermava che era vietato per determinare l’ inizio della luna nuova il calcolo, alla maniera dei rabbini, perché tali calcoli sono condannati come l’astrologia , e la loro pratica rischia  severe punizioni, secondo Isaia xlvii. 13-14 eppure lui stesso, nel suo commento a Levitico xxvi, indulge in lunghe riflessioni sulla teodicea e sulla sofferenza del pio. La sua concezione degli angeli , è ancor più straordinaria. Egli dice che ovunque “mal’akhim” (angeli) sono menzionati nella Bibbia, la designazione non si riferisce alla vita, esseri che agiscono come messaggeri di parlare, ma alle forze della natura, come il fuoco, nebbia, vento, ecc, per mezzo del quale Dio compie le sue opere (confrontare Maimonide , “Moreh,” ii. 6). Ciò può essere dovuto all’influenza dei sadducei (che però negavano anche l’esistenza degli angeli; confrontare Atti xxiii. Ha detto che è vietato mangiare uova perché devono essere considerati come esseri viventi che non possono essere macellati, come è dimostrato da Deut. xxii. 6-7,”Quando, cammin facendo, t’avverrà di trovare sopra un albero o per terra un nido d’uccello con de’ pulcini o delle uova e la madre che cova i pulcini o le uova, non prenderai la madre coi piccini; avrai cura di lasciar andare la madre, prendendo per te i piccini; e questo affinché tu sii felice e prolunghi i tuoi giorni.

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E’ interessante notare che nel periodo fatimida i caraiti hanno avuto il suo motivo di esistere vicino a quelle che poi sono diventate le linee ortodosse delle grandi religioni e fu solo secondo un altro caraita di nome Daniel Kutaisi che si mise in atto una campagna per distruggere gli insegnamenti sincretici di Anan Ben David restringendo il raggio del caraismo al solo ebraismo.

XLIIAsh-Shûrâ (La Consultazione )
13. [Egli] ha stabilito per voi, nella religione, la STESSA via che aveva raccomandato a Noè, quella che riveliamo a Te, [o Muhammad,] e che imponemmo ad Abramo, a Mosè e a Gesù: “Assolvete al culto e non fatene motivo di divisione”.

https://www.academia.edu/445894/Karaites_Real_and_Imagined_Three_Cases_of_Jewish_Heresy

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